Ultimo aggiornamento il 16 Novembre 2020 by Giulio Bigliardi
Il percorso tattile è stato realizzato grazie al contributo del Comune di Bologna (bando Incredibol! 2014) e in stretta collaborazione con La Girobussola ONLUS, associazione di Bologna molto attiva nel campo del turismo accessibile e con cui collaboriamo da oltre due anni.
Ampliare il pubblico dei nostri Musei, migliorare la fruizione delle loro collezioni, includere chi fino ad ora è rimasto escluso; questi sono alcuni degli obiettivi che ci siamo posti quando, nel dicembre 2013, abbiamo dato vita a 3D ArcheoLab.
Oggi come allora, siamo convinti che siano molte le soluzioni tecnologiche in grado di rendere i nostri Musei più accessibili. In particolare, le tecnologie digitali legate al 3D – modellazione, rilievo e stampa tridimensionale – rappresentano per i nostri Musei opportunità da cogliere al volo: gli sviluppi più recenti di queste tecnologie permettono di ottenere risultati di grande qualità e sono al tempo stesso economicamente sostenibili, anche per i piccoli e medi Musei con budget limitati.
Cosa abbiamo realizzato a Marzabotto?
All’interno del Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto, insieme a La Girobussola, abbiamo realizzato un percorso tattile per ciechi e ipovedenti composto da schede tattili a rilievo e riproduzioni in stampa 3D, affiancati a una selezione di opere che, non presentando problemi di conservazione, possono essere toccate dal vero.
Il nostro intento non era semplicemente di realizzare riproduzioni tattili di alcune opere. E’ molto semplicistico riprodurre alcune opere senza collegarle al loro contesto, cioè senza inserirle in un racconto organico. Oltre ad essere semplicistico, rischia di essere anche inutile: si fornisce un’esperienza, quella di prendere tra le mani un’opera altrimenti intoccabile, ma senza fornire vera conoscenza dell’opera che si sta toccando se essa è slegata dal suo contesto.
In fondo un Museo non è semplicemente un insieme di vetrine in cui vengono raccolti e esposti degli oggetti, ma un luogo in cui viene raccontata la storia di un territorio attraverso una selezione accurata di reperti provenienti dal territorio stesso. Non si tratta pertanto di esporre semplici riproduzioni, ma di allestire un percorso tattile integrando strumenti diversi in grado di raccontare, in altri modi, quella stessa storia che già il Museo racconta attraverso le normali vetrine.
Insieme alla Direzione del Museo abbiamo accuratamente selezionato i reperti più rappresentativi della storia e delle caratteristiche dell’antica città di Kainua e li abbiamo resi fruibili attraverso schede a rilievo e riproduzioni in stampa 3D. Proprio perché il nostro obiettivo è raccontare la storia di cui fanno parte quei reperti, ogni riproduzione e ogni scheda tattile è dotata di un tag NFC e di un QRCODE che consentono al visitatore di fruire attraverso il proprio smartphone di un audio descrittivo.
Come funziona la visita al percorso?
I supporti che abbiamo realizzati sono pensati per consentire una visita in autonomia, proprio per questo abbiamo abbinato a ciascun supporto una traccia audio fruibile da smartphone. Ovviamente la condizione ideale è poter disporre di una guida, in grado di offrire una spiegazione dettagliata e specialistica, di supportare il visitatore nell’uso dei supporti tattili e di guidarlo tra le numerose tappe del percorso, sia all’interno del Museo che all’esterno nell’area archeologica.
Durante questaprima visita siamo stati accompagnati da Siriana Zucchini, membro dello staff del Museo. Il percorso è iniziato all’interno del Museo, si è snodato attraverso le quattro sale, e, dopo oltre due ore, si è concluso nell’area archeologica con l’esplorazione della Necropoli Orientale.
Si è parlato di come era strutturata la città, tra aree produttive, aree sacre e necropoli; si è parlato della presenza di prodotti di importazione greca, come testimonianza dei rapporti commerciali ad ampio raggio e dell’elevato livello culturale della comunità; si è parlato dell’importante produzione locale di bronzi; si è parlato di come è nato l’attuale Museo.
In conclusione, non ci siamo limitati a toccare, ma toccando abbiamo parlato di storia, di archeologia e abbiamo imparato qualcosa in più sul nostro territorio.
E ora?
In Italia abbiamo quasi 5.000 Musei, tra pubblici e privati, dei quali meno del 2% è attrezzato con supporti per visitatori ciechi o ipovedenti.
Schede tattili, stampe 3D, tag NFC e QRCODE sono strumenti semplici e dal costo limitato, alla portata di qualsiasi Museo. Il nostro impegno è volto a sviluppare soluzioni sempre nuove, a far conoscere ai Musei queste soluzioni e sensibilizzarli sull’importanza di aprirsi a un pubblico che finora è rimasto quasi completamente escluso dalla fruizione del proprio patrimonio.
Per questo a breve ripeteremo la visita guidata al percorso tattile del Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto.
Inoltre, – ve lo diciamo in anteprima! – siamo già all’opera all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara dove presenteremo il percorso tattile il 24 e 25 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.