Le tecnologie di fabbricazione digitale possono essere impiegate con profitto all’interno di cantieri di restauro per ridurre i tempi e i costi degli interventi, per evitare il rischio di danneggiare le opere originali, in generale per sperimentare approcci e soluzioni nuove in grado di migliore la qualità del lavoro e del risultato finale.

Attraverso le tecnologie 3D possiamo affiancare il restauratore in molte operazioni:

• realizziamo rilievi non a contatto di beni artistici di qualsiasi dimensione;
• documentiamo, con sistemi di rilievo 3D non a contatto, lo stato di fatto prima e dopo l’intervento di restauro, producendo ricostruzioni virtuali, rendering, piante, prospetti e sezioni;
• creiamo stampi e controforme rigide o flessibili abbinando tecniche di rilievo 3D non a contatto e di stampa 3D;
• realizziamo elementi mancanti per il restauro integrativo di beni artistici utilizzando materiali di vario tipo a seconda delle esigenze: ceramica, legno, resine a base di polvere di marmo, di legno, di ferro, di bronzo, di ottone o di rame, ma anche plastica rigida, semi-rigida o flessibile;
• realizziamo repliche di beni artistici a scopo divulgativo, di documentazione o come supporto per simulare l’intervento di restauro prima di intaccare l’opera originale;
• realizziamo restauri digitali, attraverso sistemi di modellazione 3D, per visualizzare digitalmente il risultato di un restauro prima dell’avvio dei lavori e facilitare in questo modo la progettazione dell’intervento stesso.

• Restauro e innovazione al Palazzo Ducale di Mantova: la stampa 3D al servizio dei Gonzaga