Riproduzione in stampa 3D della statua di San Giuseppe
Il progetto
E’ possibile creare un replica realistica di un’opera d’arte, da utilizzare in occasione di eventi, mostre o in qualsiasi altra situazione in cui non è possibile esporre l’originale per problemi di conservazione?
Il Santuario San Giuseppe di San Giuseppe Vesuviano (NA) possiede una statua raffigurante il Santo a dimensioni reali che tiene in braccio Gesù Bambino. La statua, in legno massiccio, venne realizzata dall’artista Raffaele Della Campa nel 1895 e oggi presenta alcuni problemi di conservazione che ne rendono problematico lo spostamento in occasione delle processioni o di altri eventi particolari in cui è richiesta la presenza della statua.
Per questo è nata l’idea di realizzare una replica della statua il più possibile fedele, per sostituire l’originale in tali occasioni.
É noto, infatti, quanto la stampa 3D può essere utile per creare repliche realistiche di opere d’arte, per sostituire le originali in occasioni di mostre o all’interno di percorsi espositivi tattili. É il caso dei recenti lavori che abbiamo realizzato per il Parco Archeologico del Colosseo, per il l’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR, per i Musei Civici di Modena e per il Museo Archeologico di Reggio Emilia.
Integrando soluzioni di modellazione 3D organica, scultura digitale e prototipazione rapida abbiamo creato una replica fedele della statua, in scala 1:1 e a colori reali, più leggera e resistente dell’originale, adatta per essere trasportata agevolmente.
La replica (fronte).
La replica (retro).
Guarda il video della lavorazione
Il modello 3D
Il modello 3D digitale è stato realizzato integrando tecniche di 3D scanning e di scultura digitale, in modo tale da ottenere una perfetta replica digitale della statua. Questa operazione è stata realizzata in collaborazione con l’artista digitale Simone Rasetti.
Esplora il modello 3D (ruota e ingrandisci usando il mouse) .
La stampa 3D
Abbiamo optato per la tecnologia di stampa 3D a filamento (FFF – Fused Filament Fabrication), l’unica tecnologia che permette di stampare oggetti di grandi dimensioni in tempi relativamente brevi e con una buona risoluzione.
Date le dimensioni della statua, alta 170 cm, è stato necessario suddividere il modello 3D in più parti. Questa operazione è stata utile anche per poter impostare differenti risoluzioni di stampa: i volti e le mani sono state stampate con una risoluzione molto alta, in modo da mantenere intatti tutti i dettagli del modello 3D, mentre le parti con i panneggi del vestito sono state stampate a una risoluzione più bassa, per risparmiare tempo e, di conseguenza, abbattere i costi di produzione.
Le parti sono state assemblate tra loro incollandole e utilizzando un sistema di perni per garantire una buona tenuta. Tutte le giunture tra una parte e l’altra sono state successivamente stuccate, in modo da renderle invisibili alla vista e non percepibili al tatto. Infine, l’intera superficie è stata levigata a mano in modo da renderla liscia e regolare, eliminando i layer tipici della stampa 3D, cioè gli strati depositati dalla stampante, che rendono la superficie delle stampe particolarmente ruvida, con effetti poco gradevoli sia alla vista che al tatto.
La stampa 3D.
Un momento della levigatura.
La statua durante l’assemblaggio e la stuccatura delle parti.
La statua al termine della stuccatura e della levigatura.
La decorazione
La statua è stata interamente dipinta a mano, in collaborazione con Daniele Khalousi del FabLab Parma. Innanzitutto, sono stati campionati i colori della statua originale, dopodiché si è cercato di ricreare le stesse tonalità anche sulla replica. Al termine è stata applicata una patinatura invecchiante e leggermente opacizzante, in modo da ricreare visivamente un effetto anticato.
Al termine la statua è stata rivestita con una vernice protettiva trasparente, in grado di proteggere la superficie dai graffi, dai raggi UV e dall’umidità.