Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2020 by Giulio Bigliardi
Eseguire un rilievo 3D di qualità è un’operazione molto delicata e non semplice, per la quale serve una buona dose di esperienza e la strumentazione adeguata. Per questo, eseguire un buon rilievo 3D è un’operazione che ha un costo non trascurabile.
In un post precedente ho già parlato di cosa significa realizzare un rilievo 3D, ora proverò a dare alcune linee guida sui costi di tale operazione, basandomi sulla mia esperienza professionale.
Non esistono dei costi standard per il rilievo 3D, ogni caso fa un po’ storia a sé; possiamo però dire che il costo di un rilievo 3D è legato ad alcuni fattori, vediamo quali sono i più importanti.
Dove si trova l’elemento da rilevare?
Se l’elemento non può essere portato nello studio del professionista che eseguirà il rilievo 3D, è importante sapere dove si trova, sia nel senso di località, sia in quello di posizione. Infatti, devono essere considerati i costi di trasferta per raggiungere la località in cui l’elemento si trova e aggiungere eventuali costi di attrezzature particolari.
Ad esempio, per rilevare una statua in cima a un palazzo sarà necessario noleggiare una piattaforma aerea. Oppure, per rilevare un’opera all’interno di un ambiente con scarsa illuminazione, come una chiesa o il magazzino di un museo, occorrerà un ottimo sistema di illuminazione, che sarà diverso a seconda che si debba rilevare un piccolo oggetto o una grande opera.
Un momento del rilievo fotogrammetrico che ho realizzato sulla facciata del Duomo di Cremona.
Il sistema di illuminazione che ho utilizzato all’interno della Cattedrale di Parma per il rilievo 3D in fotogrammetria della Deposizione di Benedetto Antelami.
Che dimensione ha l’oggetto?
Semplificando, è possibile dire che più l’oggetto è grande, più tempo occorre per completare il lavoro e maggiore sarà il costo del rilievo 3D.
Tuttavia, è necessario precisare che non è scontato che il rilievo di un oggetto molto piccolo costi poco, perché se si tratta di un oggetto con dettagli molto piccoli, il rilievo potrebbe essere complesso da realizzare, richiedere molto tempo e un’attrezzatura specifica.
Nella prima immagine (a sinistra) si vede una fase del rilievo tramite scanner 3D di un’opera in gesso: un ritratto di Napoleone realizzato da Canova e conservato al Museo Glauco Lombardi Parma (maggiori info nella sezione “Lavori”). Seppur di 90 cm di altezza, è stata un’operazione relativamente semplice, poiché si tratta di un’opera con forme semplici e di un materiale che non crea particolari problemi.
Nella seconda immagine (a destra) compare una fibula del Museo Archeologico di Verucchio realizzata in bronzo, osso e ambra. Nonostante le dimensioni ridotte, meno di 20 cm, è un oggetto molto complesso da rilevare, sia per la forma, sia a causa dei materiali con cui è realizzata (maggiori info nella sezione “Lavori”).
Quanto è complessa la forma?
A parità di dimensione, un oggetto con una forma molto articolata richiede più tempo di un oggetto con una forma semplice o regolare. Ad esempio, una superficie scura o lucida, la presenza di sottosquadri, forme aggettanti o zone nascoste possono complicare il lavoro di rilievo.
Qui di seguito le scansioni di due oggetti di dimensioni simili, ca. 15 cm, del Museo Civico A. Parazzi di Viadana (MN): il primo (a sinistra) è un frammento di pietra utilizzata come matrice con all’interno scolpite le forme di due spilloni; il secondo (a destra) è il modello di un applique in bronzo a forma di testa di ariete.
Il primo reperto è molto semplice da rilevare: la forma e il materiale non presentano particolari problematiche. Il secondo, invece, pur avendo dimensioni simili è molto più complesso e richiede più tempo o attrezzatura molto specifica per il rilievo, avendo una forma particolarmente elaborata ed essendo di un materiale che presenta alcune difficoltà in fase di scansione.
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Occorre rilevare anche il colore?
In certi casi non rilevare l’informazione colore permette di procedere più velocemente. Inoltre, non tutti gli strumenti di rilievo registrano anche il colore (almeno per quel che riguarda gli scanner 3D). Registrare anche il colore può comportare, pertanto, tempi più lunghi e l’utilizzo di strumenti con certe caratteristiche, ovviamente tutto ciò può incidere sui costo del rilievo 3D.
Qui in basso il modello 3D sia a colori, che senza colore, di una testina fittile di guerriero del Museo Civico Archeologico di Albano Laziale (RM). Acquisire correttamente l’informazione del colore in certi casi può richiedere più tempo e un sistema di scansione specifico.
In conclusione, come si valuta il costo di un rilievo 3D?
Tutti questi fattori vanno a determinare il costo del rilievo 3D, in quanto incidono sul tempo che occorrerà per eseguire il rilievo e determinano il tipo di strumentazione necessaria.
E’ bene ricordare che nei costi devono essere considerate non solamente le ore che uno o più operatori impiegano a eseguire materialmente il rilievo, ma anche le ore di utilizzo della strumentazione e le ore che serviranno in ufficio per completare l’elaborazione dei dati raccolti sul campo; spesso, infatti, non si considera che ad una giornata di rilievo ne corrisponde un’altra di lavoro in ufficio per un’operatore.
Queste sono le variabili principali da considerare e, non a caso, sono generalmente le informazioni che vengono richieste quando ci si rivolge a un service di rilievo 3D.
Vorrei chiudere con alcune raccomandazioni utili per quando ci si rivolge ad un service di rilievo 3D.
E’ bene chiedere con che strumento verrà eseguito il rilievo e assicurarsi che sia uno strumento di livello professionale, perché non tutti i sistemi di scansione restituiscono risultati paragonabili. E’ bene anche farsi mostrare il risultato di rilievi simili già eseguiti, in modo da avere un’idea di quale sarà la qualità del risultato finale, e in modo da valutare l’esperienza di chi eseguirà il rilievo; poiché l’esperienza permette di ottimizzare il rilievo e, in tal senso, incide sia in termini di tempo, e quindi di costi, sia in termini di qualità finale del lavoro.
Vale la pena ricordare che l’esperienza è una qualità che si paga, così come la strumentazione professionale; perché la regola è sempre valida: se vuoi spendere poco, otterrai poco.
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