A sinistra l’originale, a destra la nostra riproduzione.
Il progetto
All’inizio degli Anni ’80, in occasione della costruzione della sede centrale del Credito Emiliano (CREDEM) a Reggio Emilia, vennero rinvenute strutture di eta romana che l’Istituto decise di restaurare e mantenere a vista nel piano interrato. I reperti archeologici emersi in quell’occasione sono conservati ai Musei Civici di Reggio Emilia e tra questi spicca un busto di togato in marmo, datato al I sec. d.C.
In occasione della riapertura al pubblico di questi spazi, il CREDEM ha deciso di realizzare ed esporre una replica della statua. L’obiettivo era di ottenere una riproduzione molto realistica, in grado di sostituire l’originale.
Il processo di lavorazione
Il primo passo è stato la scansione 3D della statua originale, realizzata tramite uno scanner 3D a luce strutturata.
Si tratta di uno strumento di rilievo in grado di rilevare la forma e la superficie di un oggetto in modo molto accurato, con una risoluzione superiore al decimo di millimetro. Il nostro scanner consente di lavorare sia su oggetti molto piccoli, che su oggetti di grandi dimensioni, circa 1 metro in questo caso, in modo altrettanto rapido e preciso.
Il passo successivo è stato la stampa 3D del modello digitale ottenuto tramite scansione 3D.
La stampa 3D è stata realizzata con stampanti 3D a filamento (FFF – Fused Filament Fabrication). La stampa 3D a filamento è una tecnologia che permette di stampare con elevata precisione, in questo caso tra i 2 e i 4 decimi di millimetro, oggetti di grandi dimensioni, in tempi rapidi e a costi contenuti.
Per ottimizzare il processo di stampa, il modello digitale è stato suddiviso in parti. Tali parti sono state successivamente utilizzate come prototipi per ottenere degli stampi in cui è stato colato marmo sintetico.
Al termine di questa fase tutte le parti sono state assemblate tra loro.
Abbiamo poi proceduto alla post-lavorazione manuale; stuccatura, levigatura e patinatura, in modo tale da ottenere una riproduzione simile all’originale.
Il risultato finale è molto realistico e restituisce l’apparenza del marmo antico, sia alla vista che al tatto.
Infine, la riproduzione è stata montata su un piedistallo ed esposta all’interno delle strutture archeologiche musealizzate al piano interrato della sede centrale del CREDEM.