Il progetto
In occasione del 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, abbiamo avuto l’occasione di progettare l’accessibilità per non vedenti di due tra le sue sue opere più famose: la Gioconda, di cui abbiamo già parlato in precedenza, e l’Uomo Vitruviano.
Per quanto riguarda quest’ultima opera, la difficoltà consisteva nel riuscire a rendere fruibile tattilmente un disegno, cioè un’opera bidimensionale. Questa è, in generale, la difficoltà che incontriamo ogni volta che abbiamo a che fare con opere piatte come disegni, planimetrie o dipinti.
La sfida consiste nel riuscire a tradurre in modo comprensibile un’immagine bi-dimensionale in un elemento tri-dimensionale, cioè in un oggetto dotato di volume e spessori.
Esistono software in grado di automatizzare questa operazione? Purtroppo, ancora no.
La traduzione da immagine 2D a modello 3D avviene utilizzando software di grafica 3D, con un’operazione di scultura digitale: partendo dall’immagine, le forme vengono scolpite digitalmente, ricreando i volumi, gli spessori e i piani prospettivi. Una volta definito il modello 3D digitale, esso viene stampato con una stampante 3D e sottoposto a una post-lavorazione manuale per migliorarne la qualità superficiale.
Si tratta di un lavoro di vero e proprio artigianato digitale, in cui le tecnologie digitali legate al mondo del 3D e della prototipazione rapida vanno a braccetto con il lavoro manuale degli artigiani digitali.
Rassegna stampa
- Due mesi di ‘Leonardo’s Way’ – QuiNewsValdera.it, 28 febbraio 2019
- L’Uomo Vitruviano e la Gioconda da toccare – IlTirreno.it, 2 marzo 2019
- Museo Glauco Lombardi, quella mostra da toccare – GazzettaDiParma.it, 15 settembre 2018