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Il progetto
Il 27 ottobre 2019 si è conclusa la mostra “Si prega di toccare – Un invito inusuale per una mostra speciale”, organizzata a Parma presso il Museo Glauco Lombardi dal Lions Club Parma Farnese. La mostra era composta da 18 opere tattili, sia originali che repliche, che i visitatori potevano liberamente toccare; ideata e progettata per persone con disabilità visiva, era in realtà rivolta a tutti coloro che volessero sperimentare un approccio di visita differente.
In occasione di questa mostra abbiamo realizzato le repliche di due statue di Antonio Canova esposte nell’ingresso del Museo: l’Erma di Maria Luigia d’Asburgo e il busto di Napoleone.
Si tratta di due ritratti in gesso, di dimensioni maggiori del vero e alte circa un metro. Al termine della mostra le due riproduzioni sono state donate al Museo dal Lions Club Parma Farnese e sono attualmente esposte a fianco delle opere originali come supporti tattili.
La scansione 3D
Entrambe le statue originali sono state rilevate in 3D con uno scanner 3D a luce strutturata. Si tratta di un sistema di rilievo professionale molto veloce, accurato e con una risoluzione finale molto elevata, nell’ordine del decimo di millimetro.
Il risultato finale è, per ciascuna statua, un modello 3D metricamente corretto e ottimizzato per la riproduzione in stampa 3D.
La stampa 3D
Insieme ai curatori della mostra, si è scelto di riprodurre le opere in scala 1:2 (ca. 45 cm di altezza) per rendere più semplice l’accessibilità e la fruizione. Mantenere le dimensioni originali, quasi 1 metro di altezza, avrebbe reso più complessa l’esplorazione tattile e le opere sarebbero state difficilmente accessibili per i bambini e per le persone in carrozzella.
Ogni opera è stata stampata in un unico pezzo con una stampante 3D a filamento (FFF – Fused Filament Fabrication), una tecnologia di fabbricazione digitale che permette di creare oggetti di grandi dimensioni in tempi brevi, con un ottimo dettaglio e ad un costo contenuto rispetto ad altre tecnologie di prototipazione rapida.
Finitura superficiale
La post-lavorazione della superficie è probabilmente la fase più delicata di tutto il lavoro. Elemento caratteristico di un oggetto stampato in 3D è quello noto come effetto layers: poiché le stampanti 3D lavorano attraverso la deposizione di strati orizzontali di materiale, questi strati risultano percepibili al tatto creando una fastidiosa superficie ruvida.
Per questo è necessario un’opera di levigatura manuale molto attenta e accurata, in modo tale da ottenere una superficie liscia e regolare e agevolare la lettura tattile dell’opera.
Al termine della fase di levigatura, abbiamo verniciato al riproduzione di colore bianco opaco e l’abbiamo rivestita con una vernice protettiva trasparente, in grado di proteggerla dai graffi, dai raggi UV e dall’umidità.
Abbiamo realizzato anche delle riproduzioni a scala ridotta, in marmo sintetico, che possono essere acquistate presso il bookshop del Museo.